Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/395

Da Wikisource.

NOVELLA XL poter meglio né pm dolcemente morire, sgomhrarsi di tanto e si aspro cordoglio, che dinnanzi a quello che unicamente amava e per suo dio terreno teneva. Onde dopo molti sospiri, fatto a la meglio che puoté buon viso, cosi a parlar cominciò: - Camillo, poi che a Dio è piaciuto che io giunga a questa ora cotanto, do po che io sono non per mia colpa caduta in tua disgrazia, da me disiata ed aspettata, e forse l’ultima fia che mai piu teco parli né con altri, vorrei prima saper l’animo tuo verso me quale adesso sia. Ché se egli sara quale deve, non ti avendo io offeso gia mai, sara quello che io sommamente desidero. Se anco tu vorrai perseverare in credere quello di me che mai non fu, io sono per cl:iederti alcune grazie. Poi sara ciò che Iddio vorra. A questo ~ri.spose Camillo che prima che altra risposta le desse, voleva che la balia in camera venisse , perciò che av.eva da farle alcune domande. Fu chiamata la balia e venne come fa la biscia a l’ incanto, a cui Camillo, arrivata che fu, disse: Balia, io t’assicuro ed impegno la fede mia che di quanto tu dirai , che non hai da temer persona che qui sia, perché nessuno ti clara noia né ti fara nocumento alcuno. Però a la presenza di quest i gentiluomini amici miei e fratelli io vo’ che tu ci dica tutto quello che ultimamente in chiesa mi dicesti. Di’ su, di’; non aver paura. La tristarella e sbigottita feminuccia , non sapendo che si fare, a la fine pure, tremando come foglia al vento , scoperse la sua sceleratezza che da sé O’rdita aveva, affermando che falsissimo era qu ello di cui ella da prima accusò ed incolpò Giulio e Cinzia, confessando apertamente che si vituperosa trama fatta aveva per tener la mano ne’ capegli a Cinzia ed altresi per aver maggiO’r liberta a far di sé copia a chi piu le fosse aggradito. Disse medesimamente degli assalti che dati aveva a Giulio ed a Cinzia e a che fine, come di sovra vi narrai. Quanto la scelerata e rea femina fosse, da tutti ch e quivi erano, biasimata, e molto piu da Cinzia, ciascuno il può da sé pensare. Giulio tutto pieno di mal talento se ne stava, e tanta era l’ ira che l’ ingombrava e lo sd egno che contra la balia lo irritava che, tutto gonfio per troppa pienezza di còlera, nulla poteva dire. Ora mandata la balia fu or di camera, disse Delio: - Lodato si a