Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/413

Da Wikisource.

NOVELLA XLI le cinque giovanette, quando erano insieme, di molti giochi convenevoli al sesso ed eta loro, e tra gli altri giocavano a la « forfetta ’>, che intendo che era un gioco di palla che si gettavano l’una a l’altra~ e chi la lasciava cader in terra senza poterla ne l’aria pigliare, quella s’ intendeva aver fatto fallo e perduto il gioco. Erano le quattro soreUe d’eta di dicesette in venti ò ventunanno, .e tutte erano in alcuno giovane innamorate; onde sovente nel giocar de la « forfetta », ora l’una, ora l’altra, e spesso tre, e tutte insieme correvano ai balconi per veder gli innamorati loro ed altri che: in gondola per lo canale passavano. Il che ad Elena, che semplicissima era né ancor provato aveva le fiamme amorose, non mezzanamente dispiaceva e forte se ne turbava, ritirandole per le vestimenta al giuoco usato: Elle a cui molto piu di gioia recava la vista degli amanti loro che la palla, poco d’Elena curandosi, stavano ferme a le finestre e talora fiori ed altre simili cosette secondo la stagione gettavano agli innamorati loro, quando passavano per disotto ai balconi. Avvenne che una festa una de le quattro sorelle, molestata da Elena perché non si voleva leva·r dal balcone, cosi le disse: - Elena, se tu gustassi parte di questo nostro piacere che noi prendiamo a trastullarci qui a queste finestre, a la croce di Dio, tu ci dimoraresti cosi volentieri come vi stiamo noi, e punto non ti curaresti de la « forfetta ». Ma tu sei una semplice garzona e non t’ intendi ancora di questa mercanzia. Elena, non mettendo mente a parole che se le dicessero, attendeva pure a chiama!le al gioco e fanciullescamente molestarle. Venne una festa nel cui giorno, impedite per altre cagioni, le quattro sorelle non pote ro venire a diportarsi con Elena. Del che ella rimasa trista e malinconica , s’ affacciò ad una de le finestre che era di·rimpetto a la casa de le compagne sovra il canaletto. Quivi se ne stava tutta sola e dolente di non trovaTsi con le sue compagne, com’era a quei tempi consueta. Or ecco che dimorando la semplice fanciulla di ’tal maniera, avvenne che Gerardo con la sua barchetta passando per andar a trovar la barbiera, vide la fanciulla a la finestra e la gua·rdò cosi a caso. Ella ciò veggendo, a quello si volse e con allegro viso, come a le sue compagne piu volte