Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/425

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NOVELLA XLI tu vedi, dico, che questi tali sono eletti a’ diversi magistrati ed uffici de la republica. Il che non avviene di quelli che nulla curano se non starsene tutto il di oziosi e pratica’!" con donne di cattiva vita. Commun.!emente il viaggio di Barutti dura sei mesi o sette al piu. Pertanto, figliuolo ca·ro, mettiti ad ordine di tutto quello che ti bisogna per cotal viaggio, ché io del tutto ti provederò. Quando poi sarai ritornato, daremo quello assetto ai casi nostri che nostro signor Iddio ci spirera. Attendeva mesSter Paolo che il figliuolo allegramente rispondesse che era presto per far quanto gli diceva, parendogli averli messo pe’l" le mani un viaggio non meno onorevole che utile. M a Gerardo a cui impossibile pareva di poter dimoTar un giorno vivo lungi da la sua donna, fieramente ne l’animo suo turbato, ben che di fuori la còlera e il dolore non mo strasse, senza far motto se ne stava. - Tu non mi rispondi - gli disse alora il padre. Io - rispose egli - non so che mi dire, perciò che volentieri vorrei ubidiTvi, ma a me è impossibile farlo, essendomi l’andare per il mare contrario e molto nocivo, ché quando io navigassi, mi parria volontariamente correre ad una manifesta morte. PeT que sto vi piacera perdonarmi ed accettare la mia giustissima scusazione. E certissimamente mi duole di non potervi ubidire. Messer Paolo, che mai non si averia pensato che il figliuolo cosi fatta rig;posta gli avesse fatta, restò pieno di meraviglia ed insiememente di dolore; e ritornato a ripregaTlo ed usar seco dolci ed agre parole, sempre indarno s’affaticò, altro dal figliuolo non avendo che la primiera risposta. Cosi in discordia da tavola levati, andarono chi in qua e chi in la. Il padre, oltra modo dolente del caso avvenuto, andò a Rialto · e ritrovò suo genero, giovine ricco e nobile, e dopo molti ragionamenti gli disse: - Lionardo - ché tale era il nome del genero, io aveva accordato una galea p·er mandare Gerardo, con alquante robe che ho, a Barutti; ma quando io n’ho parlato seco, egli m’ ha trovate sue scuse per le quali mi da ad intendere non vi poter ire. Ora quando tu voglia andarvi, tra te e me non accadera fa r troppe parole, se non che io ti faTÒ quella parte del guadagno che tu vorrai. Ringraziò affettuosamente Lionardo il suocero, e sé essere pr esto a fare quanto r