Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/429

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NOVELLA XLI Erano gia circa set mesi che Gerardo era partito da Vinegia, quando Elena, che annoverava l’ore, i giorni , le settimane e i mesi, stava in spe ranza del ritorno del caro marito e tutta ne gioiva, parendole un’ora mill’anni che tardasse a ritornare, e con la fedel balia diceva: - Non passeranno quindici di o venti a la piu lunga, che il mio desideratissimo sposo sara in Vinegia. Egli portera oltra le mercadanzie mille belle cosette, e mi disse al suo partire che a voi recar voleva molti caTi doni. E cosi l’amorosa giovane andava se stessa consolando, non sapendo che una tela contra lei s’ordiva che d’estremo dolore ed infinita malinconia cagione le sarebbe. Il padre . di lei veggendo come la figliuola era ·altra l’eta divenuta avvenente, accorta e fuor di modo bella, e che in casa non aveva governo di donna a proposito, di quella dubitando che cosa non avvenisse contra il su o volere, il che gia avvenuto era, deliberò di maritarla. Né troppo tempo gli fu bisogno a ritrovar genero conveniente a qnella, perché essend o ricco e nobile, e la figliuola gentile e bellissima, molti de la qualita sua volentieri seco si sarebbero per parentado congiunti. Scielse adunque tra gli altri un giovine messer Pietro, il quale di ricchezza e di .nobil famiglia piu gli piacque, e seco con il mezzo dei communi amici e parenti si convenne che il seguente sabbato il giovine vederi a Elena e, piacendogli, il v enente di de la domenica le darebbe l’anello e poi la notte consumarebbe il matrimonio. Fatta questa deliberazione, facendosi l’apparecchio grande per le future nozze, messer Pietro dis se a la figliuola quanto per maritarla conchiuso aveva. Di questo cosi insperato e tristo annonzio, che ad Elena tanto doloroso era quanto dirle: - Dimane la Signoria ti vuoi far impiccaTe su la piazza di San Marco tra le due alte colonne , ella oltre modo divenuta dolente e senza fine da fierissima passione tra fitta, nulla al padre puoté rispondere. Il che egli, ch e piú oltra non pensava, pensò che da vergogna fanciullesca procedesse, né altro le disse ; ma andò ad ordinare ciò che faceva di mestiero a ciò che le nozze fossero con bell’ordine e deli cati cibi sontuosamente celebrate, secondo che a la nobilta e a le ricchezze di lui e d el genero era conde cente. La sera del sabbato, ess endo gia stata dal