Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/88

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sovente in corte da tutti, che tu dietro a costei se1 m modo perduto che piu di nulla ti cale e che di te piu non sei signore. Molti sono ancora che, come di te si favella, dicono che tu piu non sei il >Solito marchese di Cotrone, ma che sei trasformato in Lionora Macedonia e che altro dio tu non hai al mondo che lei, la quale tanto di te e de le cose tue fa stima, quanto tien cura de le prime scarpette che mai le furono poste in piede. Né creder gia che questo di chino ché mal ti vaglino; ma la pieta che di te hanno, l’amore che ti portano e il desiderio che in loro rregna di trarti fuor di ques to inferno, gli astringe a dir ciò che favellano ed aver di te compassione. E per Dio! a dirti liberamente il vero, tu ti sei pur lasciato fuor di misura a l’appetito trasportare. Tu che ne l’altre .cos.e tue sempre dimostrato ti ·sei prudentissimo, in questa impresa sei di modo accecato che hai dinanzi agli occhi la tua manifesta morte e, che peggio è, la vergogna, il vituperio .e il biasimo eterno del tuo nome, e nol vedi. Tu che nel mestieri de l’arme sotto il nostro glorioso re Alfonso tante volte hai le squadre nemiche rotte e le genti a te commesse per mezzo i nemici a salvamento condotte, ora te regger non .sai e in luogo sicuro ·ritrarti non puoi , anzi da una feminella vinto, a lei per schiavo ti sei reso e come fanciullo dinanzi al maestro che lo sferza, tremante te ne stai. Ma da qual femina, Dio buono, sei tu vinto? Non negherò gia che non sia de le belle giovani di Napoli e nobilissimamente nasciuta ed altresi in nobile e ricco gentiluomo maritata, perciò che negarei quello che ciascuno vede e sa. Ma dimmi : qual vertu è in lei? che costumi degni di commendazione ci hai veduti? che modi donneschi e leggiadri in lei hai notati? che accoglienze, che maniere e quai ·sembianti di gentilezza t’è paruto conoscere che meritin lode? D ira forse alcuno : - Ella è casta e onesta, e non vuoi far cosa che possa né a sé né al marito suo recar infamia. Sta bene : cotesto è ben fatto , perciò che la donna, come ha perduto l’onesta, ha perduto tutta la gloria .e tutto il ben suo. Ma quelle che veramente sono oneste, quelle che bramano per tali esser tenute, sono gentili e cortesi , e ·se vedono che uomo ci sia che cerchi espugnar la lor pudicizia, fanno loro intender con bel modo che si levino da