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IO

PARTE PRIMA

cacciar i giudei. Egli parti da Napoli e andò a Taranto, ove altre volte aveva molto graziosamente predicato. Quivi segretissimamente fabricata una lastra di metallo, dentro a quella da uno dei suoi compagni, uomo assai dottrinato ma de la vita simile a fra Francesco, fece intagliare alcune parole, le quali parevano esser in quella impresse di mano di san Cataldo, santo in quella contrada di grandissima riverenza. Ebbe poi modo di seppellire essa lastra non troppo fuor di Taranto, in una chiesetta campestre che era gran tempo innanzi intitolata a san Cataldo, e quivi lasciolla sepolta per tre anni continovi, nel qual tempo egli or qua or lá andava per il regno, predicando tuttavia contra i giudei, dicendo sempre qualche cosa. Passati i tre anni ritornò a Taranto, e per via d una buona somma di danari, ancora che andasse in zoccoli, corruppe un povero prete di cui era la chiesa ove la lastra era sepolta, e quello ammaestrò di quanto intendeva che facesse. Il povero prete che non traeva di profitto diece lire di rendita in tutto l’anno da la chiesa, avendo avuto di molti ducati da messer lo frate e sperando di meglio, promise largamente di essequire quanto egli aveva ordinato. Onde, cavata la lastra, se ne venne a Napoli, ed avuta la comoditá di parlare al re Ferrando, gli disse: — Sacro re, io sono un povero prete che ho una picciola chiesa a Taranto dedicata a messer san Cataldo; il qual santo visibilmente una notte m’apparve e mi comandò che il seguente matino io entrassi ne la sua santa chiesa e cavassi dietro a l’altar maggiore quattro piedi in profondo al mezzo de l’altare, ché io ritrovarci una lastra di metallo, e che quella subito io portassi qui a voi, dicendovi da parte sua che voi non la publichiate fin che non l’abbiate communicata a un solo di questo regno, che sia il piú famoso predicatore e di santa vita che vi si truovi : che poi voi facciate tutto quello che il santo uomo vi conseglierá, altrimenti che Iddio l’averebbe per male. — Udita il re questa favola cosi ben ordita, prese la lastra in mano e lesse le parole che dentro vi erano intagliate. E ancora che fossero enigmatice ed oscure, v’era perciò non so che contra i giudei. Stette il savio re buona pezza tutto pensoso, e pensando a quel cacciar via i giudei, si ricordò