Pagina:Bandello - Le Novelle, vol. 2, 1928 - BEIC 1972415.djvu/178

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l’uomo s’abbatte ove si parli di condur un essercito contra nemici, accamparlo in luogo atto si per il vivere dei soldati come dei cavalli, levar le vettovaglie a l’oste contraria, levarle Tacque, assediare, passar monti, batter una fortezza e far simil altre spedizioni, è, dico, gran contentezza a saper non solamente dire — Facciamo cosi, — ma di piú render quelle ragioni perché ciò si de’ fare che convincono gli animi degli ascoltanti. Il che tutto ’l di avviene ove gli esserciti sono congregati. Onde molto meglio saperá il dotto divisare ciò che si maneggia e render le cagioni perché di tal modo si de’ operare e non altrimenti, che non saperá T ignorante. E questa è la vera e perfetta scala di salire a la sommitá de la fama ed acquistare quei fregi d’onore che ci dánno eterno nome. Né solamente ne l’arte de la milizia sono le lettere necessarie ed ornamenti di tal mestieri, ma elle tutte l’altre arti di qual sorte si siano adornano, reggono, poliscono e fanno piú perfette e riguardevoli. Pertanto deverebbero i padri che bramano nodrir i figliuoli con speranza che riescano in qual si voglia mestiero eccellenti, prima far loro apparar le buone lettere e poi lasciargli andar ad essercitarsi in quello che loro piú aggrada, perciò che quel fanciullo sempre riuscirá in quell’arte molto meglio a la quale è da la sua natura disposto, che non fará se contra il suo naturai instinto è astretto a pigliarne una e seguitarla che non gli piaccia. Ma diamoci pur sempre a credere che le lettere siano proprio ornamento d’ogni arte e d’ogni etá ed anco si può dire d’ogni sesso. Oh, se da prima quando i fanciulli cominciano andar a le scuole sapessero o gustassero pur un poco quanto di giovamento, quanto d’utile, quanto d’onore rechino le lettere a chi le appara, come averemmo questo secolo nostro onorato ed eccellente ! Oh, con quanta diligenza, fatica ed amore attenderebbeno a farsi disciplinati, con quanta cura dispensarebbero Tore a ciò che cosi preziosa cosa come è il tempo, che è irreparabile, non si spendesse vanamente, non si gettasse via, non si consumasse in cose frivole e di nessuno momento ! Ma la natura agli uomini si può dir esser sopramatrigna in questo, perciò che ai fanciulli ed anco ai giovini non ha dato tanto di giudicio che sappiano