Pagina:Bandello - Le Novelle, vol. 2, 1928 - BEIC 1972415.djvu/395

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ora avviluppata mi trovo, a ciò che quanto possibil fia con minor travaglio, col mio Romeo possa trovarmi, con ciò sia cosa che senza lui è impossibil eh’ io viva. E se in altro modo darmi aita non potete, aiutatemi almeno che non devendo essere di Romeo, io non sia di nessun altro. Romeo m’ ha detto che voi séte gran distillatore d’erbe e d’altre cose e che distillate un’acqua che in due ore senza far dolore alcuno a la persona ammazza l’uomo. Datemene tanta quantitá che basti a liberarmi da le mani di questo ladrone, poi che altramente a Romeo render non mi potéte. Egli amandomi come so che m’ama, si contenterá eh’ io piú tosto mora che a le mani d’altri viva pervenga. Me poi liberarete da una grandissima vergogna e tutta la casa mia, perciò che se altra via non ci sará a levarmi fuor di questo tempestoso mare ove ora in sdruscito legno senza governo mi ritrovo, io vi prometto la fede mia e quella vi attenderò, che ima notte con un tagliente coltello contra me stessa incrudelirò e mi segherò le vene de la gola, ché prima morir deliberata sono che di non mantener la fede coniugale a Romeo. — Era il frate un grandissimo esperimentatore che ai suoi di aveva cercati assai paesi ed erasi dilettato di provare e saper cose diverse, e sopra il tutto conosceva la vertu de l’erbe e de le pietre, ed era uno dei gran distillatori che a quei tempi si trovassero. E tra l’altre sue cose egli componeva alcuni sonniferi semplici insieme ed una pasta ne faceva, che poi riduceva in minutissima polvere che era di meravigliosa vertu. Ella poi che era con un poco d’acqua bevuta, in uno o dui quarti d’ora di modo faceva dormire chi bevuta l’avesse e si gli stordiva gli spiriti e di maniera 1’acconciava, che non c’era medico per eccellentissimo che fosse e ben pratico che non giudicasse colui esser morto. Teneva poi in cosi dolce morte il bevitore circa quaranta ore almeno e talora piú, secondo la quantitá che si beveva e secondo il temperamento degli umori del corpo di chi la beveva. Fatta che aveva la polvere la sua operazione, svegliavasi l’uomo o donna né piú né meno come se lungo sonno dolcemente avesse dormito, né altro disturbo o male faceva. Ora avendo messer lo frate intesa chiaramente la deliberata disposizione de la sconsolata giovane, a pietá