Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/133

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130 PARTE PRIMA NOVELLA XLIII Francesco Totto innamorato di madonna Bartolomea Calora, per gelosia di quella disperato, s’impicca. Parrà forse ad alcuni, pietose donne e voi discreti uomini, che io da la favola d’Ih prendendo argomento, m’abbia questa istoria che io ora narrar v’ intendo finta. Nondimeno la cosa è stata verissima e in questa nostra città accaduta, ne la quale tutti sanno come mori Francesco Totto nostro cittadino, ma forse non sanno la cagione. E perché le donne gran profitto cavar ne ponno imparando ad esser nel parlar modeste, e i giovini non potranno se non riceverne giovamento moderando gli sfrenati appetiti, io ho deliberato né più né meno come la cosa fu, adesso dirvi. Dico adunque che questi anni prossimamente passati essendo Francesco Totto nostro cittadino senza padre, e trovandosi assai agiato d’oneste facultà e fieramente innamorato d’una nostra gentildonna chiamata madonna Bartolomea Calora, che tutti conoscete, ad altro non attendeva che a questo suo ferventissimo amore. Aveva onoratamente maritata una sorella che senza più aveva, e lasciava la cura domestica de la casa a sua madre, ed egli tutto il giorno in casa de la Calora dimorava, il cui marito viveva a la carlona e lasciava correr l’acqua a l’ingiù, permettendo che la moglie continovamente stesse in giuochi e piaceri. Ché non passava personaggio nessuno per Modena che tratto da la fama de la Calora non l’andasse a vedere, e volendo giocar qualche somma di danari, ella a le carte e dadi cosi bene come qual uomo gran giocator si fosse giocava. Ella era tra tutte le donne modenesi stimata la più bella. E sapete pur che generalmente questa nostra città ha fama d’aver bellissime donne. Era poi la Calora quella che di continovo trovava nuove fogge ne le vestimenta, e tutti i giorni di festa era cagione che si ballasse e si stesse sri piaceri. Il Totto le praticava tutto il di in casa, e con la pratica venne in grandissima domestichezza seco e il suo amore le discoperse. La donna non si corruccio punto d’esser dal giovine amata, anzi mostrò aver caro il suo amore, di modo