Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/206

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NOVELLA XLIX 203 — A me senza dubio pare che la fortuna sia stata, di me molto più curiosa che io medesimo non averei saputo desiderare. Ecco che ella fa che Carlo Montanino col quale antica e fiera ne- micizia ha la casa mia, essendo solo .rimaso de la schiatta sua vivo, dimane per ribello de lo stato sarà pubicamente morto; e tu vederai la vendetta contra lui e il finimento di cosi nemica famiglia come è la sua, di modo che per l’avvenire non ci resta più da chi temere i Salimbeni abbiano. Medesimamente essendo tu innamorato di sua sorella, ora potrai a tuo piacer averla e goderla amorosamente, perché essendo mózza la testa a Carlo, facilmente, morendo egli per cose de lo stato, la roba anco sarà levata a sua sorella, la quale rimanendo poverissima e senza guardia di persona, io di leggero troverò mezzo d’averla a tutti i miei piaceri pieghevole. — Da l’altra parte pareva che un altro pensiero interrompesse il primo e gli dicesse: — Ahi, Anseimo Salimbene, come sei vile e di picciolo animo ! Non ti sovviene che tu sei gentiluomo nato nobilissimamente? Non sai che a ogni cor gentile e magnanimo appartiene apertamente e da se stesso vendicarsi de le ricevute ingiurie, o vero quelle con animo magnanimo e cesareo perdonare e chiuderle sotto eterno oblio? Ché se gloriosa cosa e vertuosa è aver sempre fisso ne la memoria i ricevuti benefici e quelli con doppia e sovrabon- devole gratitudine ricompensare, certo non minor gloria e lode s’aquista magnanimamente ogni ricevuta offesa calcare. Ma dimmi, in che cosa t’ ha offeso o fatto ai tuoi danno alcuno Carlo Montanino? Se i suoi avi hanno ingiuriato i tuoi, guarda il ga- stigo anzi pure rovina che a la famiglia dei Montanini s’è data, di modo che senza dubio la penitenzia di gran lunga supera il peccato. Tu non pensavi a vendicarti quando le bellezze e i belli ed onesti modi de la sorella di Carlo tanto ti piacquero. Ove sono le tante e si spesse lodi che tu le davi alora che tra te stesso dicevi che ella era la pili bella, la pili gentile, la più costumata, la più cortese e più onesta giovine di Siena? Elle per Dio ti sono tosto di mente uscite. Ti deverebbe pure anco sovvenire che ogni volta che veduta l’hai e che l’hai, come a tutti gli uomini si conviene onorare e riverire il sesso