Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/336

Da Wikisource.

NOTA 333 Marsilii ('). Come l’originale di essa sia venuto alle mani del Marsilii non sappiamo; certo è clic nella dedicatoria egli affermava la sua assoluta padronanza del lavoro, dicendo che in lui stava lo stamparlo e il dedicarlo a chi yoleva, e ne dava la prova mutando l'ordine delle novelle, per cui quella che nella mente dell'autore sarebbe dovuta essere la prima, diventava la penultima del volume; e ciò avvertiva i lettori di aver latto « per buon rispetto e comodità della stampa ». Notevole mi pare che egli dica di aver spostato l’ordine di « alcune novelle », laddove in verità non uè spostò se non una. Non solo in questo particolare il quarto volume, pur differente nel formato dai tre precedenti, simile nella scorrezione tipografica, si scosta dalla mente dell’autore, ma anche nelle forme grammaticali e linguistiche: non vi sono conservate infatti quelle forme che nelle altre parti appaiono abituali al Ban- dello e di più vi si incontrano alcuni crudi francesismi ; onde appar chiaro che a questa serie di Novelle mancò l’ultima revisione dell’autore, e che chi ne preparò e corresse la stampa sentiva nella lingua l’influenza del soggiorno in paese francese. Negli anni che corsero dal 1573, attraverso tutto il Seicento, (ino al 1740 il novelliero bandelliano non fu più ristampato e quasi venne meno anche la fama dell'autore stesso. In quell'anno tutte le quattro parti furono ristampate a Londra per S. Harding in edizione che, anche nelle forme esteriori e nell’uso dei caratteri tipografici, volle essere la riproduzione esatta della prima edizione originale; tuttavia presenta qualche differenza, ché, mentre rispetta gli evidenti errori tipografici, muta qualche forma linguistica, e scrive, ad esempio, sempre « Aragona » dove il Bandello usa «Ragona». Un’altra edizione compiuta, nella quale, rispettando la volontà dell’autore, la novella XXVII della parte quarta ritorna ad essere la prima, fu pubblicata a Livorno dal Masi, per cura di Gaetano Poggiali, in nove volumi in ottavo, nel 1791-93, con la falsa indicazione di «Londra presso Riccardo Banker». Tra queste due edizioni compiute lo Zanetti pubblicò nel terzo volume del suo Novelliero italiano (2) otto novelle del Bandello, (1) La quarta parte de te novelle del Bandello, nuovamente composte ni per Vadietro date in ture. In Lione, appresso Alessandro Marsilii, 1573 (un volume in-S). (2) Del novelliero italiano volume terzo. In Venezia presso G. B. Pasquali, 1754. Nell'introduzione (yl' cortesi leggitori', paragr. vi, p. xv sgg.) è data una mollo