Pagina:Bandello - Novelle, ed. riveduta, vol 1, 1928 - BEIC 1971550.djvu/329

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prese di lei amoroso piacere con infinita contentezza de le parti. Messo poi ordine a ciò che l’amante intendeva fare per celebrar le nozze, sentendo Aioinda la nutrice picchiar e gridare, disse a l’amante : — Io aprirò l’uscio e mi getterò al collo di questa mala vecchia e con una mano le turerò il buon occhio, e come mi spurgo, uscite destramente fuori e per la via ove entraste andatevene. — Aperse adunque l’uscio, e a la vecchia, che la sgridava, s’aventò al collo e mostrando farle vezzi le chiuse l’occhio con la mano, e spurgandosi disse a la nutrice che non voleva lasciarla se non si pacificava e le prometteva non dir nulla a la madre, e che lá dentro s’era chiusa per dormire quietamente. In questo l’amante chetamente se n’usci senza es- ser veduto da persona, e tuttavia Aioinda diceva a la vecchia: — Mamma mia dolce, io son pure la vostra cara figliuola,— e simili altre ciancie, di maniera che la buona vecchia si pacificò. Bandelchil poi, indi a pochi di, la chiese al padre per moglie, e l’ebbe e generarono molti figliuoli vivendo sempre in grandis- sima pace. E temperandosi poi i vocaboli barbari con l’italiana pronunzia, i discendenti da Bandelchil si chiamarono Bandelli, come oggidí ancora sono chiamati.