Pagina:Bandello - Novelle, ed. riveduta, vol 1, 1928 - BEIC 1971550.djvu/416

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4io PARTE PRIMA molte cose, il valoroso capitano Giacomo Masino disse una novella molto picciola ma bella, la quale, parendomi degna d’esser tenuta a memoria, fu da me come egli la disse scritta. E per esser accaduta la cosa in Romagna e narrata dal detto capitan Masino gentiluomo di Cesena, onde voi anco avete an- tica e nobil origine, ho voluto mandarvela e farne un dono al vostro onorato nome ed in parte pagar tanti piaceri che voi e tutta casa vostra, essendo io in Cesena, mi faceste. Io non mi ritrovai giá presente quando il Masino questa novella disse, ma poi il signor Pirro Gonzaga me la narrò e mi commise eh’ io la scrivessi e la riponessi con l’altre mie novelle, come ho fatto. State .sano. NOVELLA XXIX Quanto semplicemente un cittadin forlivese rispondesse ad un frate che predicava. Noi siamo entrati a parlar d’una materia, gentilissime donne e voi signori e gentiluomini, la quale per il mio giudizio par una cosa molto leggera, ma chi ci pensa maturamente è cosa di gran momento. Noi diciamo proverbialmente che la lingua non ha osso, ma che rompe il dosso. E cosi è che dei mille errori che si commettono, i novecento procedono tutti da poco con- siderar ciò che si dice; che se pensassimo bene a ciò che dir vogliamo e tra noi far giudicio se le parole nostre ponno recare a noi o ad altri profitto o nocumento, quante pappolate si dicono che si terrebbero chiuse in gola? quante questioni si fanno che non si farebbero? quanti omicidi si commettono che si la- scieriano stare? Gli uomini saggi prima che la parola gli esca di bocca la masticano molto bene, ma i trascurati e che troppo di loro presumeno dicano tutto ciò che lor vien a la bocca, onde tanti romori poi ci nascono al mondo e tanti duelli. Dirá poi quel pazzerone e che si pensa poter con l’arme in mano star a fronte con Marte : — Io vo’ dir ciò che mi piace, e se la lingua fallirá il corpo patirá la pena. — Ma perché non saria molto meglio non morder l’amico fuor di proposito che