Pagina:Bandello - Novelle. 1, 1853.djvu/179

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Erano andati il signor Pirro Gonzaga di Gazuolo ed il signor Alessandro figliuol del signor Giovanni Gonzaga, con molti gentiluomini, a Diporto al palagio amenissimo, per fare che a la presenza di madonna Isabella da Este, marchesana di Mantova, si facesse una pace tra dui valenti soldati. Era del mese di luglio, e già cominciati i giorni de la canicola abbrusciavano di caldo grandissimo l’aria, nè si vedeva che spirasse vento alcuno, o che pur un poco d’òra movesse una minima foglia su gli arbori. Il perchè essendosi madonna subito dopo desinare ritratta di sopra, disse il signor Pirro a la compagnia: – Signori miei, poi che madonna non v’è, io sarei di parere che andassimo tutti di brigata a goderci il fresco de la loggia del giardino e quivi passar il tempo, fin che madonna discenda a basso. – Piacque a tutti il parlar del signor Pirro, ed entrati sotto la loggia tutti s’assisero e cominciarono tra loro di varie cose a ragionare secondo che loro più aggradiva. Non guari stette che sovragiunse messer Alessandro Baesio, compagno d’onore di madama, il quale veniva da San Sebastiano. Salutò egli tutta la compagnia e fu da tutti lietamente ricevuto, perciò che era persona allegra e molto piacevole. S’assise adunque con gli altri, e come fu assiso disse: – Signori, in questa medesima ora è stato affermato al nostro signor marchese trovarsi in questa sua città di Mantova una gentil donna di molto onorevol parentado, la quale in pochissimo spazio di tempo s’è amorosamente giacciuta con tre gentiluomini forestieri, che sono persone segnalate e tutti tre fratelli carnali. Il che al signor nostro è paruto assai strano, ed ha voluto dal signor Gian Francesco Gonzaga di Luzara, che sa come il fatto è passato, intender il nome de la donna, ed in segreto egli glielo ha manifestato. – Parve a tutti il caso esser fieramente abominabile e di rado avvenuto, e molte cose sovra la preposta materia furono dette, e s’andava con varii argomenti investigando chi potevano esser i tre fratelli e la donna. Alora il signor Alessandro Gonzaga sorridendo disse: – Noi siamo venuti qui per conchiuder la pace di questi valenti uomini, e siamo entrati a parlar de la