Pagina:Bardi - Discorso sopra il giuoco del calcio fiorentino, 1580.djvu/13

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D E L  C A L C I O. 11

[versione diplomatica]


ſottili: perche quanto egli farà māco impedito, tanto piu potrà egli atteggiarſi, & ualerſi delle membra ſue, & eſſere agile nel corſo. Sopra tutto ſi ingegni ciaſcuno di hauere gli habiti belli, e leggiadri, & che gli ſtiano in doſſo aſſettati, e grazioſi; perche hauendo d'intorno a vedergli le più vaghe Dame, & i principali gentilhuomini della Città. Chiunque vi compariſce male in arneſe, dà di ſe brutta moſtra, e mal grado n'acquiſta; e tanto piu ſi deono sforzare di comparire adorni, e bene in punto nel giorno ſolenne della Liurea: perche in tal dì il Theatro è più che mai pieno di genti, & ſiano amēdue le ſchiere del Calcio di colore diuerſo, o ſia raſo, o velluto, tela d'oro, ſecondo che a i Maeſtri del Calcio fatti da Voſtra Altezza piacerà. Hora perche il modo di fare al Calcio è quella coſa, che gli da la forma: fa di meſtieri dire ſottilmente, come egli procede parte per parte, a fine che li precetti, iquali ſe ne daranno, lo rappreſentono quaſi viuo dinanzi a gli occhi di chiunque leggerà il preſente libretto. Primieramente adunque ſi dirà del modo del diuidere i Campioni del Calcio, & poi perche il Calcio richiede quattro ſorti di giuocatori, cioè li Innanzi, quali corrono la palla, gli Sconciatori, iquali rattengono i detti Innanzi, quando la palla accompagnano, e dallo ſconcio, che e danno loro ſono coſi detti, i Datori innanzi, iquali danno gagliardi, e dritti colpi alla palla: i Datori a dietro, che dietro à q̃lli ſtāno quaſi alle riſcoſſe: Perche dico il Calcio richiede queſte quattro ſorti di giuocatori: fa di meſtieri dire di che ſorte deono eſſere gl'huomini ſcelti per ciaſcuno di detti vfficij: Imperoche importa aſſai auuertire in ogni coſa all'attitudine. Doppo queſto conuerrà eſporre come ciaſcuna ſchiera deggia ordinare in campo la [Modo di diuidere il calcio ſenza Liurea.] ſua battaglia. Facendoſi dunque al Calcio ſenza Liurea ſuonino i Tamburi, e le Toſcane Trombe, inuitando allegramente ogni gentilhuomo, e Signore, a


[versione critica]


sottili: perche quanto egli farà manco impedito, tanto piu potrà egli atteggiarsi, et valersi delle membra sue, et essere agile nel corso. Sopra tutto si ingegni ciascuno di havere gli habiti belli, e leggiadri, et che gli stiano in dosso assettati, e graziosi; perche havendo d'intorno a vedergli le più vaghe Dame, et i principali gentilhuomini della Città. Chiunque vi comparisce male in arnese, dà di se brutta mostra, e mal grado n'acquista; e tanto piu si deono sforzare di comparire adorni, e bene in punto nel giorno solenne della Livrea: perche in tal dì il Theatro è più che mai pieno di genti, et siano amendue le schiere del Calcio di colore diverso, o sia raso, o velluto, tela d'oro, secondo che a i Maestri del Calcio fatti da Vostra Altezza piacerà. Hora perche il modo di fare al Calcio è quella cosa, che gli da la forma: fa di mestieri dire sottilmente, come egli procede parte per parte, a fine che li precetti, iquali se ne daranno, lo rappresentono quasi vivo dinanzi a gli occhi di chiunque leggerà il presente libretto. Primieramente adunque si dirà del modo del dividere i Campioni del Calcio, et poi perche il Calcio richiede quattro sorti di giuocatori, cioè li Innanzi, quali corrono la palla, gli Sconciatori, iquali rattengono i detti Innanzi, quando la palla accompagnano, e dallo sconcio, che e danno loro sono cosi detti, i Datori innanzi, iquali danno gagliardi, e dritti colpi alla palla: i Datori a dietro, che dietro à quelli stanno quasi alle riscosse: Perche dico il Calcio richiede queste quattro sorti di giuocatori: fa di mestieri dire di che sorte deono essere gl'huomini scelti per ciascuno di detti ufficij: Imperoche importa assai avvertire in ogni cosa all'attitudine. Doppo questo converrà esporre come ciascuna schiera deggia ordinare in campo la [Modo di dividere il calcio senza Livrea.] sua battaglia. Facendosi dunque al Calcio senza Livrea suonino i Tamburi, e le Toscane Trombe, invitando allegramente ogni gentilhuomo, e Signore, a


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