Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/15

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14 lettera prima

il volgo quel nome di «frate» non giovi né al Seripando né agli altri buoni del suo e degli altri istituti, si grande e si dilatato è il mal concetto che ciascuno ha de’ costumi generali delle fraterie. Né mi vogliate replicare che basta esser buono e che gli amici di Dio non si debbon curare degli scherni del mondo; che, se possiamo conservare la stima del mondo e adoperarci a un tempo nel servigio di Dio, perché noi faremo noi? perché saremo noi micidiali d’un buon nome acquistato con molte virtuose, faticose e pericolose azioni, come appunto è il caso vostro?

Ma poiché m’è pur venuto d’entrare in questa cosa del nome, che basta sia quello di frate perché non sia mai buono, vi parrá egli una bella cosa che a quello di «frate» vi s’aggiunga quell’altro di «Bernardo»? Sapete pure che questa novella de’ nomi è cosa che sovente s’ha del ridicolo e si porta seco talora un non so che di vituperio. Le donne in generale sogghignano sentendo dire «fra Bartolommeo», e le monache in particolare si fanno coscienza di nominare un tal nome, che sembra loro esprimere una cosa sconcia e disonesta a proferire. Considerate che riso e che scrupolo ogni femmina si fará, sentendo nominare «fra Bernardo», che suona vie peggio che non «fra Bartolommeo»? — Mi muterò il nome coll’abito, — direte voi. Si ve lo muterete; ma, mutando velo, voi non sarete piú voi. Vi trasformerete, pogniam caso, in fra Francesco, in fra Pacifico, in fra Serafino o in altro tale dí piú modestia. Ma daravvi mai l’animo di far dimenticare al mondo un nome di tanta buona fama e tanto onorato quanto è il vostro? Pensatela bene, signor mio, ch’io credo vi parrá pure una cosa strana il diventar un altro, e render ridicolo o nullo quel primo voi. Fuor di baia: il pensiero vostro è stravagante, è basso, è poco degno di voi.

— Ma, — tornerete a dire —, io ho bisogno di quiete, e la voglio ad ogni modo; e se tra frati non ve n’ha, dove l’anderò io a cercare? — A questo rispondo che una quiete da meritare il titolo di perfetta non occorre sperare di trovarla fra gli uomini in alcun tempo, in alcun luogo, in alcuno stato. La poca che se