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42 PREFAZIONI E POLEMICHE

Sopra tutto poi ho procurato di fuggire i franzesismi colla medesima cura con cui ansiosamente ne vanno in traccia certi moderni per adornarne le loro e filosofiche e critiche ed amorose scritture, parendomi pazza cosa il cercar in prestito quello di che noi abbiamo da donar agli altri, cioè vocaboli e frasi di buonissima lega; anzi avrei creduto di barattare l’oro, non che coli ’argento, col ferro e col piombo, che ferro e piombo in mezzo all’oro, per mio giudizio, diventano i vocaboli e le frasi dell’umile lingua franzese in mezzo a’ vocaboli ed alle frasi della nobile toscana. E se mai alcun franzesismo mi fosse pur fuggito dalla penna, cosa che non credo impossibile in tanta quantità di versi, protesto a voi, il mio carissimo don Remigio, ed a tutti que’ che si daranno l’incomodo di leggerli, che io, lo dirò con un vostro verso,

li annullo, li abbomino e detesto;

ed anzi esorto sempre i giovani italiani che si danno allo studio della lingua franzese di guardar bene che quello studio non pregiudichi poi loro scrivendo nella propria; e buono sarà che non leggano molto i libri di certi ignoranti de’ nostri tempi, i quali, non sapendo scriver franzese e volendo pur mostrare che ne sanno, vanno cacciando quelle poche frasi che a fatica hanno imparate, come pur or dissi, nelle loro scritture, e così vengono a formar un linguaggio che per intenderlo è necessario, non miga ricorrere al benedetto vocabolario della Crusca, ma si ad un certo vocabolista, coi fogli di cui util cosa sarebbe l’accender il fuoco la mattina per risparmiare di molti zolfanelli, e farli andar a «svolazzo» per la camera.

Alcune altre poche opinioni poi io ho sul fatto del comporre tragedie e commedie, non affatto conformi a quelle di molti meritamente rinomatissimi scrittori; ma queste le serberò per un’altra volta, se mi verrà voglia di scriverle; e per ora bastami l’aver comunicato a voi, dotto e riveritissimo amico, la mia opinione sul fatto del verseggiarle.

Né per quello che io ho detto di sopra, l’autore di quella spropositatissima leggenda intitolata Essai sur la poesie épique