Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/171

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teremo mica troppa furia, con una notte perduta?

— Benissimo, chi arriverà primo aspetterà. Ed ora, non ci facciamo vedere a conciliabolo.

— È giusto; queste cose non si hanno a sapere. Anzi, diciamo pure, che non è avvenuto nulla.

— Nulla di nulla, è naturale; — disse Arrigo, salutando.

Rimasto solo con Orazio Ceprani, Arrigo diede la stura al suo malumore.

— Ma lo capisci, mio zio?

— Già, parla contro il duello, e se ne procaccia subito uno.

— E così, in un giorno solo, due pazzìe!

— Questa, la capisco; — disse il Ceprani; ma l’altra?

— L’altra! — ripetè Arrigo, guardando il compagno. — Mi domandi l’altra, tu? L’altra... la so io.