Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/29

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Orazio si mosse, per andare incontro all’amico. Cesare Gonzaga si tirò indietro; anzi, per dirvi tutto, si strinse forte, si puntellò alla spalliera della poltrona, su cui era stato dianzi seduto. Era commosso, il vecchio Gonzaga, tremava tutto, all’avvicinarsi di quel nipote che amava tanto, senza averlo ancora veduto, che aveva giudicato da principio un giovanotto carico di debiti, e che lì per lì, senz'altra preparazione, fuor quella di un discorsetto di Happy, doveva salutar milionario.