Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/291

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— Facciamo un passaggio. Dirò Gabriella ma darò del voi. Mi riserbo di dare del tu ad una bella fanciulla che accetterà di essere mia nipote. Siamo intesi?

— Che idea! — esclamò Gabriella.

— È un’idea fissa, bambina. L’ho già detta a vostro padre, che non l’ha disapprovata. Il mio Arrigo ne va pazzo; ed è giusto, poichè l’ha trovata lui, perchè è lui che m’ha chiamato a Roma, dove senza di lui non avrei rimesso piede.

— Perchè, signor Cesare? Che cosa vi ha fatto, questa povera Roma? —

Cesare Gonzaga trasse un lungo sospiro dal petto....

— Bambina, — rispose egli poscia, — sono storie dolorose ed antiche, in nome delle quali io vi prego di appagare il mio voto. Permettetemi di dire che voi non conoscete Arrigo. Gli uomini, prima di tutto, non si giudicano bene dalle apparenze. Ci sono quelli che custodiscono gelosamente i loro sentimenti delicati, e nascondono il meglio del loro cuore alle turbe. Infine, se egli vi ama!... Perchè