Pagina:Barrili - Come un sogno, Milano, Treves, 1889.djvu/279

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servidorame importuno? La coltura del suo spirito era veramente straordinaria; parlava quasi tutte le lingue d’Europa, e la nostra, segnatamente, assai bene, ma senza un accento particolare, che indicasse questa o quell’altra delle nostre provincie, e senza quell’altro, anche più notevole nella sua studiata rotondità, che ci fa conoscere a tutta prima le regine del palcoscenico, le sacerdotesse di Melpomene, di Talìa o d’Euterpe. Tutto sommato, poteva non essere italiana. I capelli nerissimi non erano già un indizio sicuro. La sua carnagione era bianca; ma certi toni più caldi del viso mi facevano pensare al sole dell’India. Dopo tutto, non veniva ella da Brindisi?

Inglese, dunque? Ma no; l’inglese lo parlava con scioltezza bensì, ma senza masticarselo tra quelle due file di candidissimi denti, come fanno, sebbene assai meno dei