Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/178

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stole, da esercitarci tra noi. Saresti nella tua beva, non ti pare?

“Non ti ho mai chiesto nulla; non mi ricusare la prima. Credi pure che questa volta ho somma necessità d’essere raffidato dalla tua presenza. Ti aspetto, e preceduto da un telegramma, per venirti a prendere alla stazione, ch’è un po’ lontanetta da qui. Grazie, anticipate, e un amplesso spirituale per giunta.

Il tuo
Rinaldo„.



Ho impostata la lettera in tempo, e più tranquillo me ne sono andato a desinare. Questa sera, passeggiando in paese, ho incontrata mezza la colonia, che ritornava dal suo eterno lawn-tennis. Si è fatto sosta all’unico ma infame caffè di Corsenna, in grazia del suo “Qui si gela„ che promette alle signore la dolce voluttà del sorbetto. Poi diranno che Corsenna è un villaggio. Conosco delle città, dove si gela, sì, ma solamente e naturalmente d’inverno.

Ho potuto sapere che la contessa Quarneri