Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/194

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campagna, e lo spettacolo gli riesce nuovo, con tutto quello sfoggio di verde. Sono contento che gli faccia buon effetto la valle di Corsenna. Quando incomodiamo un amico, siamo sempre felici ch’egli non si trovi male nel luogo dove l’abbiamo tirato contro sua voglia, o contro le sue consuetudini.

— Non credevo che queste montagne fossero così belle; — diceva egli, guardandosi intorno. — Sta a vedere che m’innamoro dei boschi, e faccio un idilio ancor io!

— Non dipenderà che da te; c’è tutto l’occorrente.

— Per iscriverlo?

— Ed anche per iscriverlo; ma io non credevo che tu intendessi di dir questo.

— Castagni! — disse Filippo, girando largo. — Castagni da per tutto. E lassù, quel nero sui monti?

— Abeti, mio caro, abeti e pini. Corsenna è famosa per il suo pinus Pinsapo.

— Ah! i miei complimenti. E niente peachpine?