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Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/203

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l’andare a fondo, quando questo sia opportuno. Io voglio che si facciano le cose con calma. Tu sei di primo impeto. Non mi hai confessato tu stesso che se ci avevi in pronto i tuoi ferri, incominciavi subito dal ceffone? Io no; prima di saltare addosso al mio uomo, me lo voglio patullare un’oretta, che diamine! Un combattimento senza avvisaglie, è come un desinare senza i principii.

— Ahimè! li avremo? — dissi io. — La cuoca è spartana, ti avverto, quantunque si chiami Argia.

— Ma Corsenna non sarà poi senza burro; — rispose Filippo Ferri, imperturbato. — Dammi del burro; aggiungi... qualche altra cosa; al resto ci penso io. —