Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 340 — |
— Ah, c’era anche la figliuola? E com’era?... com’erano?... dolenti?
— Eh, si può figurare! dolentissime. —
Non ardisco domandare di più, intorno a questo argomento. Chi sa? forse sarà stata dolentissima.... per Filippo.
— Poi, ogni giorno, — continua Pilade, — hanno mandato a cercar notizie il ragazzo della villa, che viene in paese per la spesa. Naturalmente, io e l’Argia le abbiamo date sempre buonissime.
— E la contessa è venuta?
— Sì, due volte; la prima volta da sola, e pareva la statua dell’Addolorata; la seconda volta con quattro signori. A proposito, quei lì hanno lasciati i loro biglietti di visita. Vuole che vada a prenderli?
— Non occorre; Spazzòli, Dal Ciotto, Cerinelli, Martorana; li ho tutti in testa. Fa conto che io li abbia anche in tasca. —
Su queste notizie di Pilade incomincio ad almanaccare, ma senza riuscire a nulla che mi contenti. Perchè il marito della contessa in Corsenna? Perchè in casa mia? Che mi