Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/348

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— Ah, c’era anche la figliuola? E com’era?... com’erano?... dolenti?

— Eh, si può figurare! dolentissime. —

Non ardisco domandare di più, intorno a questo argomento. Chi sa? forse sarà stata dolentissima.... per Filippo.

— Poi, ogni giorno, — continua Pilade, — hanno mandato a cercar notizie il ragazzo della villa, che viene in paese per la spesa. Naturalmente, io e l’Argia le abbiamo date sempre buonissime.

— E la contessa è venuta?

— Sì, due volte; la prima volta da sola, e pareva la statua dell’Addolorata; la seconda volta con quattro signori. A proposito, quei lì hanno lasciati i loro biglietti di visita. Vuole che vada a prenderli?

— Non occorre; Spazzòli, Dal Ciotto, Cerinelli, Martorana; li ho tutti in testa. Fa conto che io li abbia anche in tasca. —

Su queste notizie di Pilade incomincio ad almanaccare, ma senza riuscire a nulla che mi contenti. Perchè il marito della contessa in Corsenna? Perchè in casa mia? Che mi