Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/160

Da Wikisource.

staffe intorno alle tempie, nascondendo a mezzo una bellissima fronte. Costei forse era quella sera in teatro per farmi ricordare che mia madre era donna, ed anche voi, mia buona sorella. Essa piangeva, e più volte ebbe a recarsi il fazzoletto agli occhi per asciugarsi le lagrime.

- Oh, finalmente! - gridò Maria; - e ci voleva tanto per dimostrare che avevate torto?

- Sì; ma udite il rimanente. Non ho mica finito! Il nastro giallo aveva attirato gli sguardi della signora che mi era da presso. Il fazzoletto sugli occhi le fece dire queste due parole che io vi ripeterò, perchè ci meditiate su: «una provinciale!» Capite? Quella signora piangeva in teatro; ella dunque non poteva essere altro che una provinciale. -

Questa, che raccontava Lorenzo, era la storia di Matilde. Come i lettori vedono, si era presto guarita del suo sentimentalismo, la bionda contessa! Fedele al vecchio dettato, non aveva potuto durar molto nel tedio delle sue antiche consuetudini. Certo l’amore era una bellissima cosa, ma non le andava più a’ versi la gelosia, nè quel soverchio di affetto che vuol essere ricambiato a misura di carbone, idolo cieco che dimanda continue offerte di rapimenti e di lagrime, e sacrifizi quotidiani di ogni altro affetto minore.

Per dirvela in prosa volgare, la contessa amava ripigliarsi la sua libertà. Le piaceva andare a teatro; e andando a teatro le piaceva essere veduta, ammirata e corteggiata, come pel passato, anche a patto di vedere le sue farfalle svolazzare qua e là, e cangiar fiore ad ogni intermezzo dello spettacolo.

- E poi, che male c’è, se vanno girelloni da un palchetto all’altro? - pensava tra sè la contessa. - È ragionevole che paghino un tributo a tutte le loro aderenze. A conti fatti, poi, sono come i nostri messaggeri, apportatori di novelle, procaccini di epigrammi e di bei motti, che giovano a tenerci informate. Il loro numero inoltre è una specie di lusso, e si contano i visitatori di una dama, come le sue vesti e le sue acconciature. Bella cosa, un uomo il quale si ferma soltanto in un luogo, come suol fare Lorenzo! Con tutte le belle cose che s’ha a dire tra due, il sacco si vuota pur sempre, e giunge il momento in cui si ha l’aria di marito e moglie! -

Che diremo delle conversazioni e delle feste? Non rispondere ad un invito di quella fatta le sarebbe parso un peccato mortale. Anche il Leopardi, sbandeggiato dal tavolino, era tornato sullo scaffale. L’esilio fu invero raddolcito al poeta