Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/264

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- Baie! E che male c’è? Ha amato; è stato piantato in asso; ma alla fin fine non è egli che ci ha avuto da perdere.

- È facile a te, Cigàla, il parlare così; poichè tu prendi.... come diamine è il tuo proverbio?

- Vuoi forse dire che prendo gli uomini come sono, le donne come vengono, e gli scudi a cinque lire? Sì certo, e me ne vanto contro ogni maniera di disinganni. -

Questi erano i ragionamenti della triade, e durarono fino a tanto che durò la cena. Ma quando al Pietrasanta parve udire che i convitati si alzavano da tavola, si mosse per andare in traccia della marchesa Ginevra.

- Marchesa, - diss’egli, appena ebbe modo di rimaner solo con lei, - chiedo una grazia.

- Parlate, di che si tratta?

- Una grazia.... cioè, dovrei dire una disgrazia.

- Una disgrazia, Pietrasanta? E la chiedete a me?

- Sì, pur troppo! Ma che non si farebbe egli mai per l’amicizia? - soggiunse Enrico sospirando.

- Per l’amicizia? Non vi capisco. Suvvia, parlate chiaro.

- Ecco qua.... Aloise di Montalto voleva offrirsi per vostro cavaliere nel cotillon....

- Ah, capisco finalmente! - esclamò ridendo la bella Ginevra. - E voi venite a rassegnarmi la vostra rinunzia.

- No, mi guardi il cielo dal perdere il capo a questo modo. Se avessi per caso da impazzire, vorrei andar diritto allo spedale, che nessuno mi vedesse farne di così gravi, come questa che voi pensate di me.

- Ma che volete voi dunque? Qual altra.... disgrazia chiedete?

- Di poter tagliare l’errore a mezzo; di contentare il mio migliore amico, senza scontentar me; di essere in due, dove avrei voluto esser solo. -

In quella che Enrico Pietrasanta faceva questo allegro sproloquio per aiutare il suo Oreste, la marchesa Ginevra pensava:

- Ma che cos’hanno in mente tutti costoro? La Maddalena, Montalto; il Pietrasanta, Montalto; perfino quel pazzo di Cigàla, Montalto, non sa parlarmi d’altro che di Montalto!.... Che siano tutti pazzi, o che costui li abbia tutti stregati?...

- Orbene, marchesa, - disse Enrico, - pronunziate la dolorosa sentenza?

- Sì, se pur la volete tale.

- Se la voglio!... Ve la chiedo con rammarico profondo, ma l’aspetto da voi.