Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/328

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- Perchè tu li conosci soltanto da quello che hanno fatto a te; - rispose il Guercio tra le risa della brigata; - ma essi, te lo so dir io, fanno altro ed altro, che ti bisognerà imparare, prima di metterti all’opera.

- Sentiamo dunque! - disse il Bellavista.

- Incomincio. Domani a sera, verso le nove, si va (alla spicciolata, s’intende) in casa Ceretti, qui presso a via Luccoli. Il Ceretti tu devi conoscerlo, tu Architetto, che sei stato muratore.

- Se lo conosco! È mastro Nicola, di Molassana, quegli che ha trovato due pentole di genovine in un ripostiglio di muro che stava rompendo, e non ne ha detto nulla al principale....

- Sì, lui, per l’appunto.

- Ci ha da esser denari a palate, in casa sua! - proseguì il Bellavista.

- Certo; - disse il Guercio, - ma per questa volta bisognerà sputarne la voglia. In casa del Ceretti ci si va per la mascherata, e nient’altro.

- O come? - dimandò l’Architetto. - Mastro Nicola ci tiene il sacco!

- Non egli, che è in villa, ma il suo figliuolo. Io non so nulla e non ho cercato di saper nulla; ma mi sembra di avere indovinato che questo giovanotto l’abbia a morte con un suo pigionale, certo Salvini, Salvetti o che so io, e lo voglia colle nostre mani, vestire da angelo.... mi capite? fargliene una da coltellate. Domani a sera scoppia la rivoluzione....

- Parli sul serio? - interruppe il Bellavista, mentre gli altri inarcavano le ciglia.

- Sicuro; ma questo non risguarda noi altri. In questi pasticci non c’è nulla da guadagnare. Ora questo Salvetti, Salvini, od altro che sia, è un uomo che pesca nel torbido, e domani a sera sta fuori di casa. Noi, col pennacchio in testa e la divisa a coda di rondine, andiamo in casa, dove c’è una ragazza sola con un servitore, ci spacciamo per carabinieri mandati a fare una perquisizione, rovistiamo nella camera del nostro uomo, e portiamo via certi documenti che devono trovarsi in una cassettina d’ebano; la qual cassettina è in un cassettone a destra entrando, nella seconda cassetta, in un angolo a sinistra. Vedete che conosco il fatto mio. La Giustizia è bene ragguagliata, non fo per dire. Ci becchiamo la cassettina: salutiamo la signora chiedendole scusa del disturbo, scendiamo al primo piano, ci vestiamo