Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/85

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nella furia del discorso, ne prese un’altra, l’accese e continuò:

- Il piccolo Riario divenne rosso come una ciliegia, e dalle parole che balbettò intesi che lo spacciatore di quella panzana era stato lui. La signora Violante e tutte l’altre persone si rallegrarono, e fu una festa da non dirsi a parole, come nel fine di tutte le favole che mi raccontava la balia quand’ero piccino.

- Sei un bel pazzo! - soggiunse Aloise a mo’ di commento.

- Ah, dimenticavo la più bella. Sai tu, Aloise, chi si cura molto di te e della tua salute? Te la potrei dare alle cento, e non l’indovineresti. Il taciturno tiranno di Quinto. -

All’udire quel nome, del quale daremo a suo luogo la spiegazione, Aloise rizzò il capo, ed era lì lì per balzar dal sedile; ma si contenne, pensando che l’amico avrebbe potuto farne le meraviglie e cavarne appiglio a qualche arrisicata congettura.

- Il signor Antoniotto? - chiese egli allora con una cert’aria di candore che pareva tolta a prestanza.

- Sì, - rispose il Pietrasanta, - il signor Antoniotto Torre Vivaldi, tiranno di Quinto e dei paesi circostanti, schiuma di paolotto e assiduo ascoltatore di messe nella chiesa della Maddalena.

- Sta bene; ma che cosa ti ha detto egli?

- «Caro Pietrasanta, mi ha detto, non potete credere come mi prema di quel giovine. Ho conosciuto molto suo padre, e ricordo eziandio che ai tempi antichi i Montalto erano scritti nel nostro albergo». - Avrebbe potuto dire nell’albergo di sua moglie, poichè da lei prende il nome di Vivaldi; ma già tu sai che il marchese Antoniotto si crede anco lui un discendente di quel navigatore.... aiutami tu a dire il nome, e la terra che avrà sicuramente scoperto.

- Voi dire Ugolino Vivaldi. E aggiungi il fratello Vadino. Ma anche in due, non scopersero nulla, poveracci, e pare che naufragassero alle coste della Guinea, dove un secolo e mezzo più tardi credette di riconoscerne i discendenti un altro Antoniotto, del casato Usodimare.

- Vedi che combinazione! L’Antoniotto moderno se l’è proprio dimenticata. Ma che i tuoi antenati fossero scritti nel suo albergo, lo ha ben voluto ricordare. Ringrazialo della sua degnazione, come io l’ho ringraziato in tuo nome della sua sollecitudine per te.

- Hai fatto benissimo; - rispose Aloise. - Ma come