Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/94

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- Come è bella! - dicevano tutti. Ma più delle labbra parlavano gli occhi estatici, un mormorio di universale ammirazione e i cannocchiali puntati a gara su quel palchetto di prima fila. Diana non guardava nessuno; pareva quasi non avvedersi di tutte quelle lenti ustorie rivolte sulla sua persona, e non distoglieva lo sguardo dalla scena se non per ricambiare una parola col marito e coi tre o quattro amici che si davano lo scambio nel palchetto, come i soldati in sentinella; tutti ragguardevoli personaggi, ai quali si leggeva in volto la vanità dello stare e del farsi vedere accanto a quella regina, eletta così prontamente dal suffragio universale.

Un uomo solo contraffaceva co’ suoi modi alla curiosità della folla, ostinandosi a non guardare dove tutti guardavano; e la cosa riusciva tanto più notevole in quanto che egli era pochi passi discosto dal palchetto, e la sua bionda cuticagna faceva troppo forte contrasto con gli occhi sbarrati di tutti i suoi vicini, verso la bella signora.

- Guarda, Aloise, - gli avevano detto alcuni amici, - guarda che stupenda bellezza!

- Guardate voi altri, se vi garba, - aveva egli risposto; - io bado alla scena.

- E perchè non vuoi dare un’occhiata di qua, dove c’è la bella Vivaldi, tornata l’altro dì da Parigi?

- Oh bella! perchè non mi par necessario.

- È uno dei soliti capricci; lasciatelo fare! - aveva soggiunto il Pietrasanta, che era nel crocchio.

- Un capriccio! Sarà; - disse di rimando Aloise, - ma io penso che sia ragionevole come tante altre cose, alle quali si usa dar questo nome. O che? Per la semplice ragione che una bella donna è venuta in teatro, tutti dobbiamo voltarci per adorarla? È bella, voi dite; tanto meglio.... per suo marito. Io, per me, sto attento alla musica, la quale è fatta per tutti; e, poichè voi altri guardate altrove, penso sia cantata e suonata soltanto per me. -

Aloise non aveva potuto risponder sempre di questa conformità alla gente. Per quella sera si incaponì a non guardare; ma alcune sere dopo, essendo egli in un palchetto a far visita ad una signora, sua mezza parente, gli venne chiesto come gli paresse la marchesa Torre Vivaldi.

- Dov’è, - soggiunse egli. - Io non l’ho anche veduta.

- Come? - disse allora la dama; - siete venuto qui sul davanti e non avete veduto quella bella signora che è due numeri più indietro di noi?

- Ah, sì, la vedo. È molto bella. - E non disse altro.