Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/125

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— Oh, io non ardirò mai.... — proruppe la signora.

— Perchè?

— Perchè.... — continuò ella, vedendo di non poter più cansare quell’argomento. — Lo so io, il perchè? Povera fanciulla! Se la vedeste, farebbe tenerezza a voi pure. Che volete, padre? La vocazione non viene a tutti, com’è venuta a voi e a tant’altri eletti del Signore. Il mondo, ch’ella ha a mala pena intravveduto, la chiama troppo fortemente a sè con tutte le sue liete speranze; gli affetti di famiglia, raccolti in un fratello, parlano ancora troppo caramente al suo cuore....

— È troppo più che non si convenga ad una fratellanza d’adozione, io m’avvedo; — interruppe il gesuita. — Ma non le avete voi detto, marchesa, che questo suo fratello, questo mal arnese, è a Londra, dove mena una pessima vita, in mezzo a tutta quella schiuma di fuorusciti?

— Sì, padre, fin dall’altro ieri le ho detto tutto quello che voi mi avete.... raccontato de’ fatti suoi; ma temo non lo creda, o non giovi. Ella, anzi, quest’oggi ancora, s’è amaramente lagnata con me del furto commesso nella sua cella, mentr’ella dormiva....

— E non ha sospettato della Madre Maddalena?

— No, perchè alla Madre Maddalena non aveva confidato nulla di quel suo innocente segreto. Ella non sa di esser stata veduta da lei quando svitava la moneta, e crede ancora che le abbiano rovistato i panni e tolti que’ pochi spiccioli per timore ch’ella non avesse a tentar di corrompere la suora conversa. Difatti, ella mi diceva stamane, combattendo i supposti timori delle monache: «A che mi servirebbero quelle sette lire? Nè io vorrei darle ad altri, poichè mi ricordano la mia povera casa e le mie modeste fatiche.»

— E dov’è, ora, quella moneta? — chiese Bonaventura, piantando i suoi occhi grifagni in volto alla marchesa.

Lilla si turbò a quella dimanda, e rimase un istante senza rispondere.

— Gliel’avete ridata? — proseguì egli, con piglio sarcastico, mentr’ella balbettava alcune frasi scucite.

— Sì, amico mio; — soggiunse allora la gentildonna. — Forse ho fatto male; ma, in verità, mi doleva troppo di vederla piangere. Le avevo detto, per chetarla, che quel poco denaro era in mie mani, e, cavata la borsa, lo feci vedere a lei, dicendole che lo tenesse pure, a patto di non farne mal uso. Poverina! Erano due monete da due lire, con altre poche di minor prezzo, sette lire in tutto. Ella cercò subito