Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/22

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chiuse da un’ora, ed egli non si abbattè in anima nata, salvo in qualche ubbriaco, che proseguiva in lunedì il tripudio vinoso della domenica.

Così giunse alle spalle del palazzo reale; andò oltre; ma quando fu presso al vicolo, nel quale aveva a commettersi, gli ferì improvvisamente l’orecchio un rumore di passi, e uno strepito d’armi.

Era di sicuro un drappello di soldati. Tornare indietro e giuocar di calcagna? No certo, sebbene fosse quello il più savio consiglio. E i compagni? non doveva egli andare a cercarli, e, se erano scoperti, partecipare alla loro sorte? La sua deliberazione fu pronta: impugnò, senza cavarla tuttavia di tasca, la sua rivoltina, e affrettò il passo per entrare nel vicolo.

Ma egli aveva a mala pena svoltato l’angolo, che si udì gridare sul volto:

— Alto là! —

E innanzi che avesse potuto misurare la gravità del pericolo, si vide attorniato da un manipolo di soldati.

— Dove va Ella? — chiese il sergente che comandava la squadra.

— Pe’ fatti miei; — rispose asciutto Lorenzo.

— Ah diamine, Sal....! siete voi? — gridò, balzando fuori a quelle parole del giovine, un uffiziale che era rimasto alcuni passi indietro.

— Nelli di Rovereto! — sclamò Lorenzo, ravvisando il capitano.

— Sì, per l’appunto, Nelli di Rovereto, che naviga in questi paraggi per comando del suo generale, e non avrebbe a lodarsene punto, se il caso non lo facesse imbattere in un volto d’amico. —

Ciò detto, il capitano si volse al sergente, che si era tirato in disparte co’ suoi, per concedere alcuni minuti di riposo, mentr’egli stava ragionando con quel suo conoscente.

— E adesso a noi; — proseguì, tirando Lorenzo sull’angolo della strada. — Dove andate così frettoloso, mio buon Salvani?

— Passeggiavo; lo vedete.

— E avevate paura (scusate, dico paura, così, per modo di dire) e avevate paura dei ladri?

— Perchè? — dimandò stupefatto il Salvani.

— Perchè, — soggiunse, abbassando ancora la voce, il Rovereto, — perchè vi siete armato della vostra rivoltina, che vi fa un gomito traditore nella falda della giacca.