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54 problemi inattesi della guerra


lo colpiti a morte. L’allodola abbatteva l'avvoltoio. Per qualche tempo il cielo di Parigi fu sgombro di nemici. L’aviazione tedesca era ricondotta alle operazioni di guerra. E anche sulla fronte s’incontravano resti di potenti macchine teutoniche infrante.

I tedeschi per difendersi non trasformarono i loro aeroplani ma i loro motori. Calcolarono di poter riconquistare il predominio come velocità e come forza ascensionale, aumentando ancora la potenza motrice. Volare più rapidi e volare più in alto del nemico: ecco il segreto della vittoria nell'aria. Le incursioni ricominciarono sulle città francesi e sulla capitale. Venivano compiute da Aviatik e da Albatros con motori da centocinquanta cavalli, filanti a centoventicinque chilometri all’ora. I Tauben monoplani erano quasi scomparsi.

Le nuove macchine sfuggirono alla caccia. Il Morane era sopravanzato. I voli del nemico si svolgevano ora oltre ai duemila metri. Le altitudini di manovra si andavano già elevando, per arrivare gradatamente alla fantastica altezza attuale di quasi quattromila metri.

Per la seconda volta l’aviazione germanica riprendeva il dominio. Si sentiva nuovamente sicura; gettava bombe su Dunkerque, su Calais, su Parigi. Ma non trascorsero molti giorni che un minuscolo biplano impetuoso venne su dalla terra, si lanciò sotto agli Aviatik e agli Albatros, e gli aviatori tedeschi sentirono gran-