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per l'arma aerea 65


dati nelle pubblicazioni austriache e tedesche che non nelle nostre.

Da quei primi tempi si è molto fatto per aumentare nella misura dei bisogni la nostra potenza nell’aria. Considerando ora l’aiuto tedesco dato all’aviazione austriaca, quello che ci resta a fare diventa molto più grande di quanto si poteva forse prevedere, ma diventa anche più semplice. Non vi debbono essere più incertezze, ricerche di direttive, conflitti di teorie; la via è tracciata; le possibilità che fronteggiamo hanno la evidenza dei fatti. Siamo davanti all’indiscutibile. Il nostro còmpito è grave ma è chiaro. Non andiamo, per carità, alla ricerca di una via nostra, almeno finché non abbiamo raggiunto chi ci precede nella stessa direzione.

Occorre sopra tutto una visione netta, coraggiosa, delle necessità, e considerarle imprescindibili. Rifuggiamo dalla tendenza italiana di fare «quello che si può». È la nostra maledizione; da noi si fa sempre quello che si può. No, in guerra almeno, facciamo quello che ci vuole.

Barzini. Fra le Alpi, ecc. 5