Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/128

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presto in condizione di mozzargli la lingua e le unghie.

Se gl'italiani avessero più attentamente studiato l’anima degli avversari d’altra razza fin dalle prime ore, non avrebbero legittimato nel proprio Governo certi errori, che lasciarono un così lungo strascico di turbamenti e di malessere.

Il Wopner per esempio in questo volume inventa che noi per natura non abbiamo la minima comprensione dell’anima tirolese, come se fossimo degl’ignoranti e testardi, con la mente chiusa alle espressioni più delicate della civiltà altrui per un esagerato infatuamento della nostra. Se mai, sarebbe il contrario, giacchè gl’italiani propendono a disprezzare le cose loro, simpatizzando per i costumi degli altri, a cominciare dalla lingua.

Ma le persone veramente colte, che non sono poi in scarsissimo numero, in Italia non possono con serietà essere tacciate della colpa attribuitaci dal Wopner; noi sappiamo perfettamente che i così detti Tirolesi del Sud, gli Alto Atesini tedeschi, sono un tipo meno puro della stirpe germanica, quale appunto dev’essere in una zona di confine: meno puro foneticamente ed etnicamente, come provano i dialetti locali, non sempre aggraziati, e la bruttezza fisica prevalente sia nei maschi adulti, sia nei bambini d’entrambi i sessi e sia finalmente, ce lo perdonino, nelle donne. Il sangue bavarese vi è misto con l’elvetico: ma quante altre filtrazioni vi si riscontrano d’origine slava e italiana!