Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/119

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sca parve sicura. Gli esponenti delle tre Associazioni, Reut-Nikolussi incluso, riuniti sotto il patrocinio governativo, formarono i piani per passare dalla penetrazione alla sostituzione. Il Capitolo italiano della cattedrale di Trento fu debitamente prevenuto che dopo la vittoria sarebbe stato sciolto e sostituito con prelati tedeschi con alla testa un vescovo tedesco. Tutto era pronto. Si sarebbero distribuiti a veterani tedeschi i beni italiani confiscati e da confiscarsi... Ma venne la sconfitta.

Con la sconfitta il Volksbund divenne l’Andreas Hofer, con sede a Innsbruck, ramificazioni pangermaniche a Monaco e Berlino, e intimamente vincolata al Deutscher Verband, che qui assumeva funzioni quasi governative. L’Andreas Hofer fa della propaganda e della agitazione, è legata all’Ufficio per il concorso dei forestieri, alle società ginnastiche, alla stampa, dirige campagne, lancia proclami, diffonde menzogne anti-italiane per tutto il mondo, promuove dimostrazioni, indice comizi. Reut-Nikolussi mette in questa attività un calore di fanatismo, l’energia di un’avversione implacabile all’Italia, e nello stesso tempo una sottile e paziente sapienza d’intrigo. Ordini, circolari, incitamenti, escono dalla sua penna. Quando si afferra il filo di un maneggio segreto si trova che fa capo a lui. È instancabile.

La sua parola è tagliente, feroce e convinta come quella di un missionario. È un pallido apostolo del livore. Come uno chouan mescola fede e politica;