Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/127

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Or fa un anno era edito un volume col titolo La Passione del Tirolo innanzi all'annessione, con un esordio singolare per ingenuità del Governatore civile e una prefazione stupefacente per impudenza del dottor Carlo Grabmayr; una collana di scritti glorificanti il Tirolo e i Tirolesi come avviamento all’invocata autonomia dell’Alto Adige secondo il progetto presentato dal Deutscher Verband (Lega tedesca) al Governo italiano. Fu un coro d’indignate proteste in tutta Italia, perchè veramente i Pangermanisti, inspirati dal compilatore e animati dal Deutscher Verband, in quella raccolta sfogavano i molti rancori contro l’Italia, mostrando, tutta la loro astuzia falsatrice della storia e tutta l’incrollabilità dei vecchi pregiudizi.

Siamo anche noi del parere che alcune affermazioni di quei dottissimi e tedeschissimi uomini siano insopportabili per forma e per sostanza; conveniamo che l’intonazione di benevolenza, a cui s’impronta l’introduzione di Sua Eccellenza il Governatore, era non solo eccessiva, ma illogica e deplorevole soprattutto per il momento della pubblicazione, alla vigilia cioè delle misure che a Roma si dovevano prendere rispetto alla vagheggiata autonomia; ma non possiamo negare che, insieme con tanti frivoli e divertenti libri del dopoguerra, gl’italiani del dopoguerra avrebbero fatto bene leggendo anche questo volume di verità e sincerità, per vedere in faccia il nemico interno e, in parando a conoscerne il pensiero, mettersi più