Pagina:Basile - Lu cunto de li cunti, Vol.I.djvu/268

Da Wikisource.
54 lo cunto de li cunti

sta beneficiata1 era toccata a no scirpio brutto fatto, che te veneva stomaco e nsavuorrio2 a vederelo schitto3; lo quale, otra che aveva la capo de velluto, l’uocchie de cefescola4, lo naso de pappagallo, la vocca de cernia, era scauzo e vrenzoluso5, che, senza leggere lo Fioravante6, potive pigliarete na vista de li secrete. E, dapò no cupo sospiro, disse: «Che se n’ha visto sta scrofella de figliama a ncrapicciarese de st’uerco marino? che se n’ha visto a daresella ntallune co sto pede peluso? Ah, nfamma, cecata fauza, che metamorfose so cheste? deventare vacca pe no puorco, azzò ch’io tornasse piecoro? Ma che s’aspetta? che te penzeneia7? aggia lo castigo che mereta; aggia la pena, che sarrà jodecata da vui, e levatemella da nante, ca no la pozzo padejare!» Fecero, adonca, conzierto li consigliere, e concrusero, che tanto essa, quanto lo malefattore e li figlie, fossero schiaffate dintro na votte e jettate a maro, azzò, senza allordarese le mano de lo sango propio, faces-



    centro, quasi ad ornamento. Dolce, ancora solito il giorno di S. Martino.

  1. Antico giuoco, sostituito poi da quello del lotto.
  2. Disgusto.
  3. Solo.
  4. Civetta.
  5. Cencioso.
  6. Leonardo Fioravanti, bolognese, fiorì nella seconda del secolo XVI, dopo varie peregrinazioni a Palermo, nell’Africa, a Napoli, a Roma, si fermò a Venezia († 4 settembre 1588). Medico e ciarlatano, scrisse specialmente intorno ai segreti; materia allora prediletta anche da ingegni non comuni, quali il Cardano e il Porta. «Quel glorioso huomo dai miracoli nuovi di Leonardo Fioravanti, il quale, per haver cattivi vicini, ha commendato sè stesso estremamente», dice il Garzoni (o.c, p. 467). L’opera, alla quale si riferisce il N., è: Il Compendio dei segreti razionali intorno alla Medicina, Chirurgia e Alchimia dello Ecc.mo dott. e Cavaliero M. Leonardo Floravanti: della quale conosco l’ediz.: Venetia 1675, appresso li Prodotti. (Il Liebr. cita: Ven. 1564, Anm, I, 400). Scrisse ancora: Secreti medicinali di M. L. F., medico bolognese, divisi in tre libri. In Venetia, oppresso Ludovico Aranzo, MDLXI, ristamp. poi col titolo; De Capricci medicinali.
  7. (ES) se penza.