Pagina:Beccaria - Opere, Milano, 1821.djvu/56

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xlviii VITA

fatto con dispaccio del primo novembre 1768 venne il N. A. eletto professore nelle Scuole Palatine di Milano, essendo stata istituita per lui una cattedra di economia politica sotto il nome di Scienze camerali. Il diploma solenne di nomina fu poscia spedito sotto il giorno 29 dicembre dello stesso anno.

Non tardò il Beccaria ad assumere le funzioni dell’incarico commessogli, e nel giorno 9 gennaio 1769 diede principio alle sue lezioni col recitare una prolusione, la quale venne stampata in Milano nello stesso anno. In essa dopo aver fatto un quadro delle utili riforme che mercè dell’Austriaco governo s’introdussero in questi stati e ne mutarono interamente la faccia, e dopo avere accennata l’utilità della scienza cui era destinato ad insegnare, apresi un passaggio a dimostrare che «una cieca esperienza ed una meccanica abitudine non tengono luogo di principii sicuri e di massime ben ragionate nelle impensate combinazioni politiche; nè basta il possedere le verità generali senza scendere a’ particolari, da’ quali diverse e moltiplici modificazioni soffrono le teorie di questa scienza. Quindi, accennato qual metodo s’abbia a seguire per l’incremento successivo di questo ramo dell’umano sapere, si fa strada a descrivere il collegamento e l’influenza che le scienze economiche possono avere su tutte le parti della civile società. Delineata poscia brevemente la storia delle nazioni antiche e moderne, ritorna a parlare dello stato delle nostre province lombarde, e di quanto a loro maggior profitto s’andava