Pagina:Beccaria - Opere, Milano, 1821 II.djvu/13

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PARTE PRIMA 13 ma invece attenderebbe a procacciarsi quelle cose che altri non gli darebbono. Quindi risulta che ogni valore che si dà ad un lavoro qualunque, sarà composto del valore della materia prima e del salario che si dà per il comodo sostentamento di quello che lavora questa materia prima. In qual proporzione si valutino queste materie prime e questi salarii, si vedrà a suo luogo. § 11. Questi salarii o non siano pagati in danaro, come nella presente supposizione, o lo siano, torna allo stesso, perchè con il danaro le cose tutte si possono avere; dunque il vero salario sarà la somma delle cose necessarie e comode alla vita, date a colui che, lavorando per il comodo e necessità altrui, non può sovvenire da se stesso ai propri comodi ed alle proprie necessità. Dunque questi salarii o queste cose alla vita comode e necessarie, in qualunque maniera siano modificate, saranno sempre produzioni della terra; dunque l’aumento di queste produzioni della terra è un aumento di salarii da distribuirsi, e l’annientamento di parte di queste produzioni è un annientamento di parte degli stessi salarii. Di più, quegli uomini che posseggono o lavorano o fanno lavorare terre producenti, o si procurano prodotti che eccedano il loro bisogno, o no: se no, dunque non lavorano che quella porzione di terra e con niente di più di stento e d’industria, che quanto basta a