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due annate cattivo per una buona, ed il sistema industriale, prima esteso, sembrava in pericolo di soggiacere al proprio peso.

Dopo discussioni infinite, gli economisti si accordarono nel dire ch’era tanto impossibile impedire o limitare quelle crisi, quanto volere mettere in freno il tempo asciutto o l’uragano; di modo che nulla v’era di meglio, che sopportarle come un male necessario, e una volta passate riedificare il sistema industriale, appunto come fanno gli abitanti delle contrade distrutte dai terremoti, che ergono le loro città allo stesso posto di prima.

Giudicando i motivi delle difficoltà dipendenti da questo vostro sistema, i vostri contemporanei avevano ragione; esse erano effetto dello stesso sistema, e diventavano peggiori, poichè crescevano gli affari e lo scompiglio. Una delle cause di ciò era il difetto di comune controllo ai diversi rami d’industria, e la derivante impossibilità d’un regolare sviluppo; per conseguenza era anche inevitabile ch’essi non essendo d’accordo producessero più del necessario.

In quanto alle provvisioni occorrenti, non c’era misura, e il primo segno che in qualsiasi ramo il bisogno era oltrepassato, si manifestava con un ribasso di prezzi, fallimenti di produttori, arrestarsi di produzioni, diminuzione di paga, e licenziamento di operai; questo modo d’agire era costantemente in uso in molti rami industriali, anche nei cosidetti tempi buoni; ma la crisi sorgeva appena si eccedeva nella fabbricazione.

I mercati allora venivano sopraccaricati di merci che nessuno voleva più del bisogno, e siccome il compenso e l’utile di coloro che le lavoravano, diminuiva o s’arrestava, così questi non comperavano altre merci, se non quelle ch’erano in abbondanza; ed in seguito a ciò, quelle che realmente non erano eccedenti, le si facevano abilmente sembrare crescenti, finchè anche i loro prezzi calavano, e i fabbricanti restavano senza lavoro, e perdevano i loro denari. Così progrediva la crisi che nulla poteva rattenere, ed i beni della nazione così si dissipavano.

Una delle cause dipendenti dal vostro sistema, cagione essa pure dell’inasprirsi della crisi, era la manipolazione in contanti e a credito; finchè la produzione si trovava nelle mani dei pri-


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