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fosse organizzata col sistema attuale di ripartizione dei prodotti, non era possibile alcun miglioramento nella posizione della donna. La sua incapacità derivava dalla sua dipendenza dall’uomo e credo che nessun sistema di organizzazione sociale era meglio adatto, di quello da voi scelto, a render la donna libera di fronte all’uomo; credo pure che un cambiamento sì notevole non può a meno di avere singolarmente influito sui rapporti sociali dei due sessi. Questo sarà, per me, uno studio interessante».

«Il cambiamento che più vi colpirà,» disse il dottor Leete, «sarà, credo, la franchezza e la naturalezza che caratterizza questi rapporti, e che è tanto dissimile dall’affettazione che li distingueva ai vostri tempi; i due sessi ora si trattano come compagni e non vi sono aspiranti, se non v’è amore. Ai tempi vostri, il fatto che le donne dipendevano dagli uomini per il sostentamento, faceva sì che la donna maritata era considerata una persona alquanto privilegiata.

Il fatto sta che, a quanto ci dicono le storie, le classi povere ammettevano meno questo stato di cose; mentre nelle classi più elevate l’uomo veniva riguardato come un favorito e ciò in grazia di un sistema convenzionale. Per mantenere questa convenzione, l’uomo solo aveva il diritto di fare una domanda di matrimonio; nulla era più indecoroso di una donna che avesse svelato ad un uomo il suo amore per lui, prima che egli le avesse offerto di sposarla. Abbiamo nelle nostre biblioteche libri di scrittori vostri nei quali si discute se la donna può, senza mancare alla sua dignità, confessare il suo amore, senza essere richiesta, tutto ciò ci sembra abbastanza stupido, eppure sappiamo che, coi vostri rapporti, non era cosa facile lo sciogliere un tal problema. Si capisce che la dignità ed un certo orgoglio impedissero alla donna di esternare i suoi sentimenti, quando si pensa che, col matrimonio essa diveniva un peso per suo marito.

Se frequenterete la nostra società, signor West, vi accadrà spesso di ricever domande a questo proposito; la nostra gioventù s’interessa in modo speciale al vecchio modo usato per fare la corte».

«Dunque le fanciulle del secolo ventesimo parlano del loro amore?»