Pagina:Bellentani - La favola di Pyti, 1550.djvu/16

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LA FAVOLA

     Mostrar la sterpe lor squallida al sole.
Cosi Borea dicendo, in un momento
     Caddero à terra le mostrate piante
     Con romor disusato onde tremando,
     Al subito spirar la bella Pyti
     Mirava tutta aversa, et pallidetta
     L’acceso Borea,che dapoi seguendo
     Il gia preso sermon, deh Pyti, (aggiunse)
     Questo è Pyti il menor di quei sospiri,
     Che da la bocca mia versar mi face
     Il fuoco, che per te mi tiene in ghiaccio.
Sorrise Pyti allhor pel caldo affetto
     Del freddo Borrea, et gli occhi à terra chini
     Di schernirlo mostrava, havendo scorte
     Le tempre sue che di canuto gelo
     Tutte fiorite eran segnal aperto
     Che mal conviense al bianco pelo amore.
Cosi a fuggir disposta in dolce sdegno,
     Come il candido pie per l’herba verde
     Borea visto hebbe et ondeggiar disciolte
     Sù gli humeri le chiome, à lei rivolto
     Soggiunse tutto in fiamma. Hor che mi giova
     Che mi giova crudel cotanto ardore,
     Se tu crudel et al mio amor ritrosa,
     Ad altrui forse hai gia donato il core.
     Ma ad altrui certo del tuo core hai fatto