Pagina:Bellentani - La favola di Pyti, 1550.djvu/35

Da Wikisource.

DI PYTI.

16

     Ma veggia viva ogni hor la vita mia,
     Et la beltá che al mondo non ha pare,
     Scorto da Santi raggi adori e inchini,
     Benche dal lume suo mill’aspre doglie,
     Mille vani pensieri escano à darmi
     Noiosi assalti, à quai dolce ristoro
     Almen si reca, se’l bel fonte ond’esce
     L’Aloe molto e’l poco Melle appaga,
     Col finto saggio lampeggiante riso,
     Tutte le amare pene insieme accolte.


Il Fine de la Favola di Pyti.
Comincia quella di Peristera.