Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/99

Da Wikisource.

libro primo - capitolo viii 93


fori e in ogni maneggio piú grave e piú recondito delle materie legali; uomo che molto aveva dell’austero e poco del cortegiano, pieno giá di fatiche e d’anni, e insieme di riputazione e di merito, e che poi da Paolo nella sua prima promozione degli otto fu promosso al cardinalato, ma per onorare piú in lui la sepoltura che la persona, come aveva fatto Clemente in riguardo a Sasso.

A queste varie qualitá di prelati si possono aggiungere i camerieri del papa. Questi sono parte segreti e parte d’onore. Sogliono i primi essere della fameglia vecchia de’ papi quando erano cardinali, ed i secondi entrano dopo il pontificato a servire. Quelli ordinariamente sono pochi, ma di quelli ancora papa Clemente ne aveva assai buon numero e di famiglie molto qualificate, e fra loro ve n’erano similmente di nazione alemanna spagnuola polacca e fiamenga. Com’egli nella legazione con Alessandrino e poi nella sua medesima aveva veduta la maggior parte d’Europa, aveva perciò questa gloria ancora di vedersi attorno nel suo piú familiare servizio soggetti dell’accennate nazioni. Fra i soggetti de’ camerieri d’onore il cui numero è sempre molto largo, trovavasi allora una fioritissima nobiltá italiana e delle prenominate nazioni e d’altre di lá da’ monti. De’ camerieri italiani ne riuscirono poi in altri tempi tre cardinali, cioè Tiberio Muti nobile romano, Antonio Caetano nipote del cardinale Enrico nominato di sopra, ed io, benché il mio luogo fosse tra’ camerieri segreti, come giá dissi al principio. Degli alemanni nell’ultima promozione di tredici cardinali aveva di giá creato cardinale Dietristain ch’era suo cameriere segreto ancora e nobilissimo di Moravia; ed in altri tempi conseguirono la medesima dignitá il conte di Zolloren pur nobilissimo di Svevia, e Marquemont gentiluomo francese che prima era stato auditore di rota e poi arcivescovo di Lione.

In tutti gli ordini delle persone sudette dovevano senza dubio trovarsene in quel tempo diverse altre di merito e di stima, e delle quali per conseguenza io potrei qui fare qualche menzione particolare, ma confesso che dopo quaranta anni di