Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/295

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110Destrier contra destrieri? Anni di lunga
Strage affrettando il destinato corso
Vanno e per mezo alle serrate squadre
La via mietendo. O voi di Giulio torri1,
Infamia eterna in Londra, da cotante
115Notturne inique uccisïon pasciute,
Di sua sposa la fede2, e di suo padre
Rispettate la fama3, e al sacro capo
Del mite usurpator4 deh! perdonate.
Noi la rosa di neve5 alla nimica
120Sua di rossor dipinta e sopra e sotto
Spargiam congiunta: di lor spine all’ombra
Ecco in suo sangue avvoltolarsi appena
Nato il cignal setoso6. Or via, fratelli,
Giù sul telajo maledetto curvi
125Nostra vendetta stampiam noi profonda,
E la sentenza confermiamo intera.
Vedi Odoardo!7 A repentino fato
(Su! la trama tessiamo: è torto il filo)
Del tuo cuor la meta per noi dannata.
130Tessuto è il drappo e già compita è l’opra. -
Fermatevi, fermate! Ahi! non compianto,
Non benedetto a lagrimar me solo
Qui non lasciate. - In quel solco di luce
Che tutto il cielo d’occidente infoca,
135Sfumano già - spariti sono. - Oh quali
Quali mai di Snodòno in su la vetta
Lenti scendendo i radïanti lembi
Delle lor vesti, sviluppar vegg’io
Scene solenni! Oh! perdonate all’egro
140Ciglio, di gloria visïoni. E voi
Non nate etadi, intorno all’alma mia
Non v’affollate. Ecco finito il pianto
Sovra perduto, è già gran tempo, Arturo8.
Tutti tutti salvete, o veri nostri
145Regi, o progenie di Bretagna, salve!
Da molti e molti coronati i fianchi
Prodi Baroni, le stellate fronti
Ergon essi sublimi, e fan lor mostra
Splendide donne e in maestà barbuta

  1. La Torre di Londra, la cui parte più antica è volgarmente creduta opera di Giulio Cesare; molti furono i personaggi segretamente assassinati in quella prigione.
  2. Margarita d’Anjou figlia di Renato re di Provenza e moglie di Arrigo VI, debole e superstizioso. Ella con intrepidezza sostenna la causa dei Lancaster.
  3. Il celebre Arrigo V, che conquistò molta parte della Francia.
  4. Arrigo VI, sopracitato: fu per ordine di Edoardo IV d’York, scannato nella nella Torre di Londra. Il poeta lo chiama mite usurpatore, perchè debole, e della famiglia dei Lancaster.
  5. La rosa bianca era l’emblema d’York, la rossa di Lancaster: quindi la lunga guerra fu detta delle due rose. Intrecciate le chiama il Gray, perchè Arrigo VII, salendo al trono, riunì i diritti delle due case sposando Elisabetta figlia di Odoardo IV.
  6. Impresa di Riccardo III: appena nato, perchè dopo due anni di regno morì combattendo contro Arrigo VII.
  7. Torna il poeta a parlare di Odoardo I, e indica per sua pena la morte della sua virtuosa moglie Eleonora di Castiglia.
  8. Antico re Bretone, combattè contro i Sassoni all’epoca della loro invasione. Fu tanta la benevolenza e il rispetto che si meritò fra i suoi, che per molti secoli fu credenza comune fra i Gallesi che egli non fosse già morto, ma vivo tuttora nel paese delle Fate, d’onde dovesse tornare di nuovo a regnare sulla Bretagna.