Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/378

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POESIE GIOVANILI E TRADUZIONI — Perché — dicea — rimangomi perché non torno a’ miei? Giá l’orto di Getsemani 10 di sospiri empiei; giá le votive lagrime quest’occhio mio versò, sul colle che il patibolo del Giusto sopportò. Prostrato nella polvere, la battezzata fronte curvai dinanzi ai barbari e ne sostenni Ponte, sol che mi desser l’adito ai luoghi del dolor. L’ottenni: il voto sciogliesi eh’ io m’era posto in cuor. Addio Sionne e Golgota! e tu, sepolcro santo, che al mondo attesti il termine del suo vetusto pianto. Con le memorie mistiche tu avviva la mia fé, nella lontana patria a cui rivolgo il piè ! — Ei disse. E fra le immagini, fra i gaudi del ritorno, gli sovvenia P Italia e P ospitai soggiorno, le cortesie spontanee, 11 facile assentir, e la vallea del Tanaro e di Monforte il sir. Qual chi all’amico struggesi di palesar l’affetto, e la parola è povera al vivo suo concetto,