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XXI. SULLA «FILOSOFIA DELLE SCIENZE» DEL JULLIEN I95

nostro Alberti al suo Grafi dizionario enciclopedico della lingua italiana , il quale (sia detto tra parentesi) è per ora incomparabilmente il miglior dizionario della nostra lingua. In quel V Albero l’universo venendo considerato come radice delle tre cognizioni, di Dio, dell’ uomo e del mondo, ogni scienza è subordinata ad una di queste tre grandi diramazioni principali.

Ecco ora in ristretto il Quadro sinottico delle cognizioni umane proposto dal signor Jullien, o sia il modo con cui egli divide le scienze e le arti.

La mente dell’uomo è il principio comune di tutte le cognizioni.

Lo scopo comune di tutte le scienze e di tutte le arti è il perfezionamento umano.

Le cognizioni umane si dividono in due ordini.

Il primo risguarda le cose fisiche.

Il secondo risguarda le scienze metafisiche o morali ed intellettuali.

Ciascuno di questi ordini è diviso in due classi.

Classe prima. Scienze positive o sia de’ fatti.

Classe seconda. Scienze istromentali o sia di metodo, che forniscono, dice l’autore, gli stromenti ed i metodi a tutte le altre scienze, e trattano dei mezzi inventati dall’uomo (per esempio la geometria ed il calcolo).

L’uomo può osservare e descrivere gli enti ed i fatti, quali si presentano a lui per ordine di tempo e di luogo.

Osservati e descritti gli enti ed i fatti, l’uomo li paragona e classifica; e li distingue in generi e specie, avvicinandoli l’uno all’altro a norma delle analogie che vi scopre.

In terzo luogo lo spirito umano si applica a spiegare le cose ed i fatti ed a cercarne le cagioni.

Finalmente lo spirito umano applica le sue cognizioni ai bisogni ed all’uso della vita.

Da queste quattro diverse operazioni dell’ intelletto umano il signor Jullien desume quattro generi differenti di scienze, cioè:

1. Descrittive e d’osservazione.

2. Distintive e di classificazione.