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sulla «storia letteraria» del bouterweck 87

ad un cenno di lei colla gioia del trionfo incontro a pericoli mortali, ecc. ecc.; ecco lo spirito cavalleresco, diverso assai dallo spirito eroico degli antichi; ed ecco piú o meno lo spirito della poesia moderna, che è quanto dire della moderna civilizzazione per rispetto alle donne.

Un ghiribizzo, una chimera mostruosa parrebbe forse ad un greco redivivo questo culto, questo omaggio de’ moderni per le donne. Né mancherebbe forse a’ di nostri un qualche riformatore pedante che s’accosterebbe alla sentenza del redivivo. Il signor Bouterweck per altro con validissime ragioni viene difendendo la devozione de’ moderni per le donne, siccome consentanea alla nobiltá e dignitá dell’anima umana. Poi, adducendo gli esempi de’ trovatori di Francia, di Spagna e d’Italia, dimostra come la passione dell’amore, ringentilita di tanto presso i nuovi popoli, fosse la prima inspirazione de’ poeti. L’amore infiammò l’anima di Dante, e la presenza e la memoria della sua Beatrice furono gli eccitamenti del suo ingegno. Lo stesso avvenne al Petrarca colla sua Laura. Il Boiardo, il Pulci, l’Ariosto, il Tasso, ecc. ecc., quanto non si compiacquero tutti de’ nuovi sentimenti amorosi! E cosí di mano in mano questa passione, modificata di tutt’altra maniera che nell’anime degli antichi, prevalse in tutti i poeti d’Europa e svegliò un interesse nuovo, che divenne il predominante nelle dilettazioni poetiche. Per tal modo la totale rivoluzione del gusto operata dalla poesia cavalleresca si mantenne tuttavia giú fino a’ dí nostri, ad onta degli studi fatti sulle opere antiche; e par verisimile che durerá perpetua. Come non è da credersi che i nostri discendenti tornino mai ad adorare gli dèi dell’Olimpo, cosí non lo è pure che il gusto dominante si diparta mai da questa idea nobilitata dell’amore, se prima gli uomini non ricadono in una rozzezza generale.

Insieme a questa idea nobilitata dell’amore emerse pe’ poeti moderni, specialmente di Francia, d’Inghilterra e di Germania, una nuova luce; da che i nuovi popoli, vantaggiando piú e piú sempre nella cognizione del cuore umano, poterono chiamare in soccorso della poesia mille e mille veritá psicologiche, intorno