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Suardi, che possiede degli affreschi di Lorenzo Lotto (1524).

La linea tramviaria, lasciato Trescorre, continua il suo percorso ai piedi di colline vinifere e di rara bellezza toccando: Rocca, Carobbio, Gorlago, Chiuduno, Grumello del Monte, Tagliuno, Caleppio, Credaro e finalmente

36 km. Sarnico (v. Cap. IX-1).

b) Via Trescorre-Valle Cavallina-Lovere.

Da Bergamo a Trescorre vedi qui sopra A. — Questa tramvia è anche detta di valle Cavallina perchè attraversa tutta questa valle molto pittoresca.

La linea tocca (25 km.) Borgo di Terzo e fa fermate facoltative a: Villa Suardi, Fornaci, Entratico e Luzzana. Si segue sempre il fiume Cherio.

27 km. Casassa di Mologno dalla quale fermata a breve distanza trovansi

le fonti di Gaverina, acque alcaline, celebratissime per la cura riparatrice delle malattie del ventricolo. — Gaverina possiede diversi alberghi muniti di tutto il moderno conforto e grazie alla sua splendida situazione è ricercata e gradevole stazione climatica.

30 km. Spinone, (377 m.), ameno paesello, sulle rive del Lago d’Endine, lungo 7 km. e largo 500 m. circa.

Vi si trova la fonte minerale di S. Carlo, acqua gasosa-alcalina-solforosa, purgativa, indicata per le malattie dell’apparato digirente, catarri gastro-enterici, bronchiali, vescicali, ecc.

Possiede un albergo di costruzione moderna e provvisto di tutto il confort.

Spinone è gradito ritrovo non solo estivo, ma anche invernale, offrendo il lago un grandioso campo di pattinaggio. — E’ centro di numerose gite ed escursioni.

La linea per 8 km. si svolge in fregio al lago offrendo uno splendido e variatissimo paesaggio.

33 km. Ranzanico.

36 km. Endine, ove termina il lago e comincia a farsi più sentita l’ascesa che conduce al valico.

39 km. Piangaiano, dalla quale fermata si dirama la strada della Valletta di Solto, che per Esmate, Fonteno Zozzino mette a Riva di Solto, sul lago d’Iseo.

In fregio allo stagno di Gaiano, la tramvia si stacca dalla strada nazionale e si svolge in sede propria, prima fra praterie, poi a mezza costa fra roccie.

Superato il valico, che forma spartiacque fra la valle del Cherio o Cavallina e quella del fiume Borlezza, comincia l’ardita discesa lungo la Valletta dell’Oneto